Transnistria { 46 images } Created 5 Jan 2014
Transnistria, Moldavia ed il ricatto della Russia
A Vilnius la Moldavia (assieme alla Georgia) si svincola dall’orbita russa avvicinandosi all’ Unione Europea con la firma di un accordo che favorisce l’integrazione economica del paese con l’ UE.
La sensazione è comunque che Putin non starà a guardare e per condizionare la politica moldava giocherà un importante asso che ha nella manica: quello della Transnistria legata in doppio filo a Mosca.
Chisinau potrebbe essere sottoposta nei prossimi mesi alle stesse pressioni che hanno convinto l’Ucraina a rimanere sotto l’ombrello del Cremlino.
La Transnistria è una striscia di terra situata tra il fiume Nistro e l’ Ucraina. Nonostante si trovi all’interno della repubblica Moldava e non sia ancora riconosciuta internazionalmente, è uno stato di fatto indipendente che batte una propria moneta ed ha un proprio governo. Lo è dal 1992 quando si staccò dalla Moldavia dopo aver combattuto e vinto una guerra di secessione aiutata dalla 14 ma Armata Russa.
E’ una delle zone calde della regione ed ospita ancora la 14 ma divisione dell’Armata Russa oltre ad essere considerato uno dei più attivi centri di contrabbando di armi e di droga al mondo.
Inoltre vi passano i gasdotti russi che riforniscono la Moldavia e anche altri paesi UE in primis Romania e Ungheria e la ventilata minaccia di Putin di bloccare l’afflusso di gas è una delle armi preferite per impedire al paese di stringere accordi con Bruxelles.
Visitarla è come ritornare indietro nel tempo, essendo una delle poche città a non essere cambiate dai tempi dell’ Unione Sovietica cui simboli si trovano ovunque dalla gigantesca statua in granito di Lenin che svetta imponente davanti al Palazzo del Governo al carro armato della Guardia e alla Casa dei Soviet.
Qui l’economia è in mano praticamente alla Sherif una società diretta da Vladimir Smirnof figlio dell’ex presidente e i cui interessi spaziano dai supermercati ai distributori di benzina all’import di automobili di lusso.
A Vilnius la Moldavia (assieme alla Georgia) si svincola dall’orbita russa avvicinandosi all’ Unione Europea con la firma di un accordo che favorisce l’integrazione economica del paese con l’ UE.
La sensazione è comunque che Putin non starà a guardare e per condizionare la politica moldava giocherà un importante asso che ha nella manica: quello della Transnistria legata in doppio filo a Mosca.
Chisinau potrebbe essere sottoposta nei prossimi mesi alle stesse pressioni che hanno convinto l’Ucraina a rimanere sotto l’ombrello del Cremlino.
La Transnistria è una striscia di terra situata tra il fiume Nistro e l’ Ucraina. Nonostante si trovi all’interno della repubblica Moldava e non sia ancora riconosciuta internazionalmente, è uno stato di fatto indipendente che batte una propria moneta ed ha un proprio governo. Lo è dal 1992 quando si staccò dalla Moldavia dopo aver combattuto e vinto una guerra di secessione aiutata dalla 14 ma Armata Russa.
E’ una delle zone calde della regione ed ospita ancora la 14 ma divisione dell’Armata Russa oltre ad essere considerato uno dei più attivi centri di contrabbando di armi e di droga al mondo.
Inoltre vi passano i gasdotti russi che riforniscono la Moldavia e anche altri paesi UE in primis Romania e Ungheria e la ventilata minaccia di Putin di bloccare l’afflusso di gas è una delle armi preferite per impedire al paese di stringere accordi con Bruxelles.
Visitarla è come ritornare indietro nel tempo, essendo una delle poche città a non essere cambiate dai tempi dell’ Unione Sovietica cui simboli si trovano ovunque dalla gigantesca statua in granito di Lenin che svetta imponente davanti al Palazzo del Governo al carro armato della Guardia e alla Casa dei Soviet.
Qui l’economia è in mano praticamente alla Sherif una società diretta da Vladimir Smirnof figlio dell’ex presidente e i cui interessi spaziano dai supermercati ai distributori di benzina all’import di automobili di lusso.