Belgio - Geel { 39 images } Created 25 Oct 2013
Geel - Belgio
Siamo a Geel nelle Fiandre a poca distanza da Anversa dove cultura popolare e la tradizione hanno fatto si che questo paese sia considerato la più grande comunità psichiatrica terapeutica aperta al mondo. Cultura e tradizione perché tutto nasce gia nel 600 quando Dimfna una ragazza irlandese che vuole fuggire dai desideri incestuosi del padre si rifugia in questo paese, il padre la trova ed in preda alla follia la decapita. Da allora cominciarono i pellegrinaggi di gente che portava i propri folli sulla tomba di Dimfna oramai diventata santa, perché lei li curasse. Nei secoli questa pratica prese si rinforzò sempre di più, inoltre i malati restavamo sempre più spesso a Geel ospiti di famiglie e così ancora oggi la storia continua nel tempo. Il modello Geel è finito ovviamente all’attenzione della psichiatria, un sogno dove il malato non è rinchiuso in un istituzione ma vive libero in una cittadina mantenendo rapporti sociali con la comunità e anche però può venire curato da un centro ospedaliero in caso di crisi.I malati che aderiscono a questo programma sono tutti in una fase stabile della malattia e le famiglie che si offrono sentono questo come una parte del loro modo di vivere, un fatto naturale
Siamo a Geel nelle Fiandre a poca distanza da Anversa dove cultura popolare e la tradizione hanno fatto si che questo paese sia considerato la più grande comunità psichiatrica terapeutica aperta al mondo. Cultura e tradizione perché tutto nasce gia nel 600 quando Dimfna una ragazza irlandese che vuole fuggire dai desideri incestuosi del padre si rifugia in questo paese, il padre la trova ed in preda alla follia la decapita. Da allora cominciarono i pellegrinaggi di gente che portava i propri folli sulla tomba di Dimfna oramai diventata santa, perché lei li curasse. Nei secoli questa pratica prese si rinforzò sempre di più, inoltre i malati restavamo sempre più spesso a Geel ospiti di famiglie e così ancora oggi la storia continua nel tempo. Il modello Geel è finito ovviamente all’attenzione della psichiatria, un sogno dove il malato non è rinchiuso in un istituzione ma vive libero in una cittadina mantenendo rapporti sociali con la comunità e anche però può venire curato da un centro ospedaliero in caso di crisi.I malati che aderiscono a questo programma sono tutti in una fase stabile della malattia e le famiglie che si offrono sentono questo come una parte del loro modo di vivere, un fatto naturale